SANTI (clicca qui per aprire la pagina relativa a questo giorno dal sito www.santiebeati.it): S. Guglielmo, S. Diogene, Celestina, Filarete

PROVERBI

April el fa 'l fiuur e macc’ el dà caluur (aprile fa il fiore e maggio gli dà il calore - Sirta)
Chi ga cavài, ga travài (possedere cavalli dà preoccupazioni)
El can duve ‘l màia el bàia (il cane abbaia dove mangia)
Al ciél lìmpid angiüìna ‘l bèl témp (il cielo limpido è segno di bel tempo - Tirano)
I sàs gròs i va a finìr in ganda gròsa (i sassi grossi vanno a finire nella ganda grande – Grosio)
Tuc’ i sàs i g’à tèsta e cóa e chi l’è mìga bón de meti a pòst al stàghia a chè sóa
(tutti i sassi hanno un capo ed una coda e chi non li sa sistemare è meglio che stia a casa sua – Grosio)
‘L témp l'è d'òr (il tempo è oro - Sacco, Valgerola)
Mal di dònn e ‘l zòpp di can,‘ l düra ancö fin a dumàn
(male di donna e zoppìa di cane, duranon solo dall'oggi al domani - Sacco, Valgerola)
Intort pal plü l'è al ringraziament, ca par al ben c'as fa, al dà la gent
(al più il ringraziamento che si riceve per il bene fatto è un palo storto - Val Bregaglia)
Tüc’ i grop i vegnan al pecian, tüc’ i vizi i cumincian da piscian
(tutti i nodi vengono al pettine, tutti i vizi cominciano da piccoli - Poschiavo)

VITA DI UNA VOLTA

Nella “Guida escursionistica della Valchiavenna” (edizioni Rota, Chiavenna, 1986), leggiamo:
“A Pasqua, padrini e madrine di battesimo, se non sono sposati, sogliono donare ai figliocci uova sode di gallina dipinte. È una tradizione che sopravvive soprattutto nella bassa valle.”

Ad Ardenno nel giorno di Pasqua si usava legare germogli di geranei ai pali delle viti per propiziarne la fioritura.

Tullio Urangia Tazzoli, ne "La contea di Bormio – Vol. III – Le tradizioni popolari”, (Anonima Bolis Bergamo, 1935), scrive:
“Pasqua di Risurrezione. Essa è caratterizzata, nella popolaresca bormina, dal costume forse il più gentile ed originale Che consiste nella benedizione di cinque bianchi e vivi agnellini che vengono condotti e trasportati alla chiesa arcipretale ornati a gara nel miglior modo da ciascuno dei vecchi cinque rioni in cui è diviso il borgo. I pastori od i rappresentanti i pastori dei vari rioni vestonoun poco all'antica usanza di Bormio: cappello - nero di panno a larghe tese ornate di velluto con cocuzzolo spianato e fiocco nero; giacchetta - o non esiste, oppure è nera, di panno casalingo e priva di maniche; panciotto - non è, generalmente, portato; camicia liscia, bianchissima, di lino; fazzoletto di seta, di vivaci colori, sovrapposto al collo della camicia;pantaloni corti, pure di panno nero casalingo, terminanti al ginocchio; sopracalze di lana, lunghe e bianche (stivàgl); scarpe basse con o senza fibbie; fascia di lana rossa - essa cinge alla vita i pantaloni; mantello di panno nero, casalingo, arrotolato e portato a tracolla.
Ogni pastore rionale conduce l'agnellino del rione alla chiesa collegiata. E chi lo conduce a mano, chi in una bisaccia portata a tracolla, chi in una panciera più o meno voluminosa oppure sulle braccia. L'agnellino è, generalmente, ornato di nastri e fiori. Qualche volta un rione ha il proprio Buon Pastore rappresentato da un bimbo vestito dì pelli che si stringe fra le braccia il bianco agnellino. A volte il Buon Pastore è portato in spalla da quattro altri robusti giovani pastori in una specie di tabernacolo nel quale il buon pastore siede: il tabernacolo è riccamente ornato di colonnette rivestite di muschio e di colori vivaci. L' usanza era ed è sola rimasta in Bormio non nelle valli. Una volta S. Lucia di Bormio, ex Fumarogo, recava a Bormio, da cui dista poco più di un chilometro, una delle più belle pecore quale compenso stabilito per antica tradizione di quei terrazzani al capitolo della chiesa collegiata per le messe ogni tanto celebrate in quell'antichissima chiesa dal 'clero di Bormio. Ma ora l'usanza è scomparsa. Il corteo dei pastori rionali entra nella chiesa arcipretale e sul finire della messa grande si benedicono gli agnellini fra i concerti dell'organo, gli alleluja del coro, i fumi dell'incenso ed i belati delle piccole bestiole impaurite da tante luci e da tanti suoni...! Questi "agnellini di presentazione„ compiuto il rito nella chiesa ritornano al proprietario che li ha offerti per l'occasione.Ma altri agnelli maturi e grossi vengono in precedenza
acquistati mediante lasciti o pubblica sottoscrizione da ogni rione. Essi vengono benedetti ed arrostiti al forno e distribuiti gratuitamente dopo essere stati tagliati in proporzione al numero degli abitanti rionali. Così in Bormio nel giorno sacro il sacro Agnello non manca in ogni mensa sia del ricco che del povero.
Oltre le benedizioni degli agnelli altre benedizioni si compiono con l'acqua santa lustrale. Si lavano, quasi a purificazione, nelle case gli occhi con l'acqua santa benedetta al momento del 'Gloria in Excelsis„ quando lo scampanio allegro rompe i silenzi del trapasso mistico del Redentore e le sue lunghe ore di agonia: gli occhi saranno, così, benedetti e preservati da ogni male - si benedicono le case e le stalle con la rituale offerta di uova o monete che si raccolgono nel recipiente dell'acqua santa che porta il chierico accompagnante il sacerdote: le case e le stalle saranno, così, preservate o meglio guardate nel nome del Signore - si benedice il sale di pastorizia, in uso pel bestiame, collocato su un apposito piatto all'entrata della bajta: il bestiame, usando di esso, crescerà sano, vigoroso e prospero - si benedicono in certe vallate pure gli animali domestici benedizione che ricorda, un poco, quella di S. Antonio il 17 di gennaio. Ed in questa purificazione di spiriti e di corpi ovunque si lava e si rimette a nuovo l'ambiente più frequentato e più famigliare della casa bormina, la stua, che dalle lunghe veglie invernali, rifatta tersa e lucida, pare ora quasi sorrida alle prime aure della primavera che si inizia quasi Vita Nuova santificata dal rito sacro
.”

STORIA
-

AMBIENTE

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I PROVERBI SONO IN GRAN PARTE TRATTI DAI SEGUENTI TESTI:

Gaggi, Silvio, "Il volgar eloquio - dialetto malenco", Tipografia Bettini, Sondrio, 2011
Laura Valsecchi Pontiggia, “Proverbi di Valtellina e Valchiavenna”, Bissoni editore, Sondrio, 1969
Gabriele Antonioli, Remo Bracchi, "Dizionario etimologico grosino" (Sondrio, 1995, edito a cura della Biblioteca comunale di Grosio)
Dott. Omero Franceschi, prof.ssa Giuseppina Lombardini, "Costumi e proverbi valtellinesi", Ristampa per l'Archivio del Centro di Studi Alpini di Isolaccia Valdidentro, 2002
AA.VV. "A Cà Nossa ai le cünta inscì", a cura della Biblioteca Comunale di Montagna in Valtellina, Piccolo Vocabolario del dialetto di Montagna con detti, proverbi, filastrocche e preghiere di una volta (1993-1996)
Glicerio Longa, "Usi e Costumi del Bormiese”, ed. "Magnifica Terra", Sondrio, Soc. Tipo-litografica Valtellinese
"Parla 'me ta mànget - detti, proverbi e curiosità della tradizione comasca, lecchese e valtellinese", edito da La Provincia, 2003
Pier Antonio Castellani, “Cento proverbi, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 1996
Pier Antonio Castellani, “Cento nuovi proverbi, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 1999
Pier Antonio Castellani, “Cento altri, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 2000
Pier Antonio Castellani, "Detti e citazioni della Valdidentro", I Libri del Cervo, Sondrio, 2000
Luigi Godenzi e don Reto Crameri, "Proverbi, modi di dire, filastrocche raccolti a Poschiavo, in particolare nelle sue frazioni", con la collaborazione di alcune classi delle Scuole di Avviamento Pratico, Tip. Menghini, Poschiavo (CH), 1987
Lina Lombardini Rini, "Favole e racconti in dialetto di Valtellina", Edizioni Sandron, Palermo-Roma, 1926
Cici Bonazzi, “Detti, proverbi, filastrocche, modi di dire in dialetto tiranese”, ed. Museo Etnografico Tiranese, Tirano, 2000
Luisa Moraschinelli, "Dizionario del dialetto di Aprica", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2010
Tarcisio Della Ferrera, Leonardo Della Ferrera (a cura di), "Vocabolario dialettale di Chiuro e Castionetto", Comune di Chiuro ed IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2008 (cfr. anche www.dialettochiuro.org)
Giovanni Giorgetta, Stefano Ghiggi (con profilo del dialetto di Remo Bracchi), "Vocabolario del Dialetto di Villa di Chiavenna", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2010
Luigi Berti, Elisa Branchi (con contributo di Remo Bracchi), "Dizionario tellino", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2003
Sergio Scuffi (a cura di), "Nü’n cuštümàva – Vocabolario dialettale di Samolaco", edito nel 2005 dall’Associazione Culturale Biblioteca di Samolaco e dall’Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca. Giacomo Maurizio, "La Val Bargaia", II parte, in "Clavenna" (Bollettino della Società Storica Valchiavennasca), 1970 Gabriele Antonioli e Remo Bracchi, "Dizionario etimologico grosino", Sondrio, 1995, edito a cura della Biblioteca Comunale di Grosio.
Silvana Foppoli Carnevali, Dario Cossi ed altri, “Lingua e cultura del comune di Sondalo” (edito a cura della Biblioteca Comunale di Sondalo)
Serafino Vaninetti, "Sacco - Storia e origini dei personaggi e loro vicissitudini degli usi e costumi nell'Evo", Edizioni Museo Vanseraf Mulino del Dosso, Valgerola, 2003
Sito www.fraciscio.it, dedicato a Fraciscio
Sito www.prolocodipedesina.it, dedicato a Pedesina
Massara, Giuseppe Filippo, "Prodromo della flora valtellinese", Sondrio, Della Cagnoletta, 1834 (ristampa anastatica Arnaldo Forni Editore)
Massara, Giuseppe Filippo, "Prodromo della flora valtellinese", Sondrio, Della Cagnoletta, 1834 (ristampa anastatica Arnaldo Forni Editore)


Utilissima anche la consultazione di Massimiliano Gianotti, "Proverbi dialettali di Valtellina e Valchiavenna", Sondrio, 2001

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PRINCIPALI TESTI CONSULTATI:

Laura Valsecchi Pontiggia, “Proverbi di Valtellina e Valchiavenna”, Bissoni editore, Sondrio, 1969
Gabriele Antonioli, Remo Bracchi, "Dizionario etimologico grosino" (Sondrio, 1995, edito a cura della Biblioteca comunale di Grosio)
Dott. Omero Franceschi, prof.ssa Giuseppina Lombardini, "Costumi e proverbi valtellinesi", Ristampa per l'Archivio del Centro di Studi Alpini di Isolaccia Valdidentro, 2002
Tullio Urangia Tazzoli, "La contea di Bormio – Vol. III – Le tradizioni popolari”, Anonima Bolis Bergamo, 1935;
AA.VV. "A Cà Nossa ai le cünta inscì", a cura della Biblioteca Comunale di Montagna in Valtellina, Piccolo Vocabolario del dialetto di Montagna con detti, proverbi, filastrocche e preghiere di una volta (1993-1996);
Giuseppina Lombardini, “Leggende e tradizioni valtellinesi”, Sondrio, ed. Mevio Washington, 1925;
Lina Rini Lombardini, “In Valtellina - Colori di leggende e tradizioni”, Sondrio, Ramponi, 1950;
Glicerio Longa, "Usi e Costumi del Bormiese”, ed. "Magnifica Terra", Sondrio, Soc. Tipo-litografica Valtellinese 1912, ristampa integrale nel 1967 a Bormio e II ristampa nel 1998 a Bormio a cura di Alpinia Editrice;
Glicerio Longa, "Vocabolario Bormino”, Perugia, Unione Tipografica Cooperativa, 1913;
Marcello Canclini “Raccolta di tradizioni popolari di Bormio, Valdisotto, Valfurva, Valdidentro e Livigno – Il ciclo della vita – La nascita e l'infanzia” (Centro Studi Storici Alta Valtellina, 2000);
Marcello Canclini “Raccolta di tradizioni popolari di Bormio, Valdisotto, Valfurva, Valdidentro e Livigno – Il ciclo della vita – Fidanzamento e matrimonio” (Centro Studi Storici Alta Valtellina, 2004);
Luigi De Bernardi, "Almanacco valtellinese e valchiavennasco", II, Sondrio, 1991;
Giuseppe Napoleone Besta, "Bozzetti Valtellinesi", Bonazzi, Tirano, 1878;
Ercole Bassi, “La Valtellina (Provincia di Sondrio) ”, Milano, Tipografia degli Operai, 1890;
"Ardenno- Strade e contrade", a cura della cooperativa "L'Involt" di Sondrio;
"Castione - Un paese di Valtellina", edito a cura della Biblioteca Comunale di Castione, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario di Sondrio;
don Domenico Songini, “Storie di Traona – terra buona”, vol. II, Bettini Sondrio, 2004;
don Domenico Songini, “Storia e... storie di Traona – terra buona”, vol. I, Bettini Sondrio, 2001;
Scuola primaria di Sirta: calendari 1986 e 1991 (a cura dell'insegnante Liberale Libera);
Luisa Moraschinelli, “Uita d'Abriga cüntada an dal so dialet (agn '40)”;
Giovanni Bianchini e Remo Bracchi, "“Dizionario etimologico dei dialetti della Val di Tartano”, Fondazione Pro Valtellina, IDEVV, 2003;
Rosa Gusmeroli, "Le mie care Selve";
Cirillo Ruffoni, "Ai confini del cielo - la mia infanzia a Gerola", Tipografia Bettini, Sondrio, 2003;
Cirillo Ruffoni, "Chi va e chi resta - Romanzo storico ambientato in bassa Valtellina nel secolo XV", Tipografia Bettini, Sondrio, 2000;
Cirillo Ruffoni, "In nomine Domini - Vita e memorie di un comune della Valtellina nel Trecento", Tipografia Bettini, Sondrio, 1998;
Mario Songini (Diga), "La Val Masino e la sua gente - storia, cronaca e altro", Comune di Val Masino, 2006;
Tarcisio Della Ferrera, "Una volta", Edizione Pro-Loco Comune di Chiuro, 1982;
"Parla 'me ta mànget - detti, proverbi e curiosità della tradizione comasca, lecchese e valtellinese", edito da La Provincia, 2003;
Massimiliano Gianotti, "Proverbi dialettali di Valtellina e Valchiavenna", Sondrio, 2001;
Associazione Archivio della Memoria di Ponte in Valtellina, "La memoria della cura, la cura della memoria", Alpinia editrice, 2007;
Luisa Moraschinelli, "Come si viveva nei paesi di Valtellina negli anni '40 - l'Aprica", Alpinia editrice, 2000;
Aurelio Benetti, Dario Benetti, Angelo Dell'Oca, Diego Zoia, "Uomini delle Alpi - Contadini e pastori in Valtellina", Jaca Book, 1982;
Patrizio Del Nero, “Albaredo e la via di San Marco – Storia di una comunità alpina”, Editour, 2001;
Amleto Del Giorgio, "Samolaco ieri e oggi", Chiavenna, 1965;
Ines Busnarda Luzzi, "Case di sassi", II, L'officina del Libro, Sondrio, 1994;
aa.vv. “Mondo popolare in Lombardia – Sondrio e il suo territorio” (Silvana editoriale, 1995) Pierantonio Castellani, “Cento proverbi, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 1996 Pierantonio Castellani, “Cento nuovi proverbi, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 1999 Pierantonio Castellani, “Cento altri, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 2000
Cici Bonazzi, “Detti, proverbi, filastrocche, modi di dire in dialetto tiranese”, ed. Museo Etnografico Tiranese, Tirano, 2000
Luisa Moraschinelli, "Dizionario del dialetto di Aprica", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2010
Tarcisio Della Ferrera, Leonardo Della Ferrera (a cura di), "Vocabolario dialettale di Chiuro e Castionetto", Comune di Chiuro ed IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2008 (cfr. anche www.dialettochiuro.org)
Giovanni Giorgetta, Stefano Ghiggi (con profilo del dialetto di Remo Bracchi), "Vocabolario del Dialetto di Villa di Chiavenna", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2010
Luigi Berti, Elisa Branchi (con contributo di Remo Bracchi), "Dizionario tellino", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2003
Pietro Ligari, “Ragionamenti d’agricoltura” (1752), Banca Popolare di Sondrio, Sondrio, 1988
Saveria Masa, “Libro dei miracoli della Madonna di Tirano”, edito a cura dell’Associazione Amici del Santuario della Beata Vergine di Tirano” (Società Storica Valtellinese, Sondrio, 2004)
Sergio Scuffi (a cura di), "Nü’n cuštümàva – Vocabolario dialettale di Samolaco", edito nel 2005 dall’Associazione Culturale Biblioteca di Samolaco e dall’Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca. Giacomo Maurizio, "La Val Bargaia", II parte, in "Clavenna" (Bollettino della Società Storica Valchiavennasca), 1970 Gabriele Antonioli e Remo Bracchi, "Dizionario etimologico grosino", Sondrio, 1995, edito a cura della Biblioteca Comunale di Grosio.
Silvana Foppoli Carnevali, Dario Cossi ed altri, “Lingua e cultura del comune di Sondalo” (edito a cura della Biblioteca Comunale di Sondalo)
Serafino Vaninetti, "Sacco - Storia e origini dei personaggi e loro vicissitudini degli usi e costumi nell'Evo", Edizioni Museo Vanseraf Mulino del Dosso, Valgerola, 2003
Sito www.fraciscio.it, dedicato a Fraciscio
Sito www.prolocodipedesina.it, dedicato a Pedesina
Massara, Giuseppe Filippo, "Prodromo della flora valtellinese", Sondrio, Della Cagnoletta, 1834 (ristampa anastatica Arnaldo Forni Editore)
Galli Valerio, Bruno, "Materiali per la fauna dei vertebrati valtellinesi", Sondrio, stab. tipografico "Quadrio", 1890

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(Massimo Dei Cas, www.paesidivaltellina.it)

 

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