SANTI (clicca qui per aprire la pagina relativa a questo giorno dal sito www.santiebeati.it):
S. Pacifico da Sanseverino Marche

PROVERBI

In setémbre e setembrìn i mangia pulàstri anca i sciavatìn
(a settembre mangiano pollastri anche i ciabattini)
Laga ir al fum in su e l’acqua in ió (lascia andare il fumo in su e l’acqua in giù - Bormio)
Se tè vö vif bén a stu mund, manda gió amàr e spüda dulz
(se vuoi vivere bene a questo mondo, fai buon viso a cattivo gioco)
La carità la scumìncia ‘n di mür de ca (la prima carità è fra le mura di casa - Tirano)
La criànsa la sta bée àa a ca del diàu (le buone maniere stanno bene anche a casa del diavolo - Tirano)
Se ‘l Signór al perdóna mìga i peché mulesìn al po’ stàr su de per lu a sunàr al viulìn (se il Signore non perdona i peccati della carne, se ne può stare in cielo da solo a suonare il violino – Grosio)
Máarz a crèss, setémbar a calè (a marzo il giorno cresce, a settembre cala - Samolaco)
La cusciénsa l’è cùma ‘na còlsa, an pòo làrga e ‘n pòo strècia
(la coscienza è coma una calza, un po' larga ed un po' stretta - Tirano)
Sa pò miga béa e scigulà insèma (non si può bere e fischiettare insieme - Poschiavo)
L'acqua ca sa vol miga béa, l'é la prima ca sa béf (l'acqua che non si vuol bere è la prima che si beve - Poschiavo)

VITA DI UNA VOLTA

Glicerio Longa, nel "Vocabolario Bormino” (Perugia, Unione Tipografica Cooperativa, 1913), scrive:
"Medicina popolare: rimedi per le bestie: Secondo la convinzione popolare, due sono le malattie cui vanno soggetti i bovini: al morbi cioè e infiamazion; ed i metodi di cura seguiti sono differenti a seconda si tratti dell' uno o dell' altro malanno. Per il morbio si arroventa una paletta di ferro (leveira o li-) e con questa si praticano delle scottature in diverse parti del corpo dell' animale ammalato. Se la bestia avverte l' effetto delle scottature, effetto che si manifesta in movimenti incomposti, allora v'è speranza di guarigione; altrimenti la bestia è spacciata. Oppure si getta sopra alcune parti del corpo dell' animale (testa, concie, mammelle, petto, giogaja, ecc.) un caldajo d'acqua bollente, avvertendo però, che, subito dopo, sia prontamente eseguita una seconda aspersione con acqua fredda sulle medesime parti. La guarigione è certa se la bestia si scuote sotto l'azione dell' acqua bollente.
Per l'empirico e, in genere, per quasi tutta la popolazione, l'indigestione del rumine, dell'òmaso, il catarro intestinale acuto e cronico, la polmonite, la pleurite, la pericardite, endocardite, la miocardite, la nefrite, ecc., tutte insomma le numerose malattie cui va soggetto il bestiame, non escluse le malattie infettive, da infezione e parassitarie, sono tutte infiammazione di sangue. Il medicamento in voga — e che voga, anche per le persone ! — è il likuit, ma di quello ottimo: perché sia tale è necessario che il likuit, detto anche oli de marmota, messo in piccola quan­tità nella mano conformata a coppa, gotti, filtri a goccia dalla parte opposta. Quando una bestia o una persona sono state riconosciute affette da infiammazione, si prende il likuit e lo si strofina energicamente sulla parte malata.
Un farmaco che va per la maggiore nei nostri paesi è il decotto di lemoria [= Rumex alpinus]. Questo decotti è ritenuto per la maggioranza un vero toccasana per tutte le malattie : esso è, quindi, antipiretico, diaforetico, diuretico, colagogo, lassativo, tonico, ricostituente ... e chi più ne ha più ne metta !
Una cura eroica, e questa volta chirurgica, si pratica da noi con somma indifferenza. Quando un empirico o la maggioranza degli empirici chiamati a consulto, hall decretato che un bovino è affetto da kalor o kolp de morbi alla testa, si provano sull' animale tutti i rimedi detti innanzi e, se l'effetto di questi è nullo, si ricorre all’atto operativo. Si prende, cioè, un'accetta, che si adagia col filo sulla linea mediana delle ossa frontali, e, con un martello, si batte sull'accetta fino a tagliare le ossa in tutto il loro spessore, che non è piccolo! Il taglio, così praticato, si ingrandisce poi con un coltello, sino a formare un foro bislungo ed abbastanza ampio. Da questo foro esce il calore, e s'invola il morbio!
Al salas, il salasso, si pratica sui bovini nei casi di inflanzazión, kalor o kolp de morbi; quando una vacca la va miga al manz, o non resta fecondata (= la ten míga) od ha i calori irregolari (= la ten miga 'l korz, la sfalza).
Dopo il parto si dà alla bestia un pane abbrustolito o inzuppato nel vino per netàs; oppure si fa camminare in salita, al sole.
Per la rugna degli ovini: acqua de bagol, il tabacco imbevuto di saliva, che rimane in fondo alla pipa; o unguént de Strefesari [stafisagria].
Quando una bestia è tesa, gonfia, per aver mangiato erba medica o bagnata, trifoglio verde o terzo fieno (terzirol), le si fa tenere in bocca un ramo di sambuco (sambuk) o le si dà anice con tabacco.
... Esorcismi: la ségnadura. La ségnadura è praticata da specialisti in materia, tanto sulle bestie come sulle persone, nei casi di lussazioni, storte o mali dei muscoli. Si segnano anche i cavalli zoppi. L' esorcista, a capo scoperto, prende tre palline di sugna e te mette in un bicchiere d' acqua benedetta. Dopo qualche istante ne leva una e, disegnando con essa una croce sulla parte ammalata, recita il seguente scongiuro: akua santa, fortifika ko sto balsamo sti kordana = acqua santa, fortifica con questo balsamo questi muscoli! Poi prende la seconda pallina, disegna una seconda croce, dicendo: akua vérgina, acqua vergine, ecc., come prima. Lo stesso fa con la terza pallina di sugna, dicendo: akua pura, ecc. Se l'ammalato è una persona, esorcista lo esorta ad aver fede e, dopo la segnatura gli chiede: es bon de dir su tre avemaria a la Madòna, ségonda la mia intenzion? sei buono di recitare tre ave­marie alla Madonna, secondo la mia intenzione?"

STORIA

Dal “Libro dei miracoli della Madonna di Tirano”, curato da Saveria Masa ed edito a cura dell’Associazione Amici del Santuario della Beata Vergine di Tirano” (Società Storica Valtellinese, Sondrio, 2004), riportiamo, fra i molti miracoli registrati, quello datato 24 settembre 1505:
"La moglie di un tedesco si era recata al mulino per macinare e aveva portato con sé la figlioletta di circa quattro anni. Mentre la madre attendeva al lavoro di macina, la bambina uscì dal mulino senza farsi notare e si incamminò verso la roggia. Improvvisamente, la bimba cadde nel canale e, in quello stesso momento, le pale del mulino si arrestarono, tanto che la madre si stupì di vedere il mulino fermarsi. Accorgendosi di lì a poco dell'assenza della bambina, sospettò l'accaduto e, tremando per l'angoscia, pregò la Madonna affinché le facesse ritrovare sua figlia. Uscì dal mulino e vide nella roggia la bambina che sembrava morta. La donna fece subito voto alla Vergine Maria di donare una grossa bestia, e la bambina riprese i sensi.

Anchora in el predicto mese de setembri. Essendo la dona de uno thodescho andata a molino per masinare, et menò seco una sua filiola picolina del tempo de anni quatro, vel circha. Et essendo la dicta madre dela dicta putina in lo molino a masinare, et la dieta putina se partite dela predicta sua matre dinascoso, et andò fora del molino verso il rogiale, et per desgratia la predicta putina cascò gioso nel rogiale et andete gioso per lo canale del dicto molino, et statim como la dicta putina se retrovò in el rogiale, lo dicto molino se retenete di andarem, diche la predicta matre dela dicta putina se ne marevelliò vedendo il molino domorare.
Vedendo però che lo molino aveva la aqua et retrovando che la sua filiola non era lì com lei, statim comenciò a tremare digando che se credeva che il fuse la sua filiola., et statim se gitò in oratione, pregando la gloriosa Vergine Maria che ge nonciase dela sua filiola, et venete di fora del molino et retrovò la sua filiola in la canale como morta, et se gitò di novo in oratione e fece voto ala prefata Vergine Madona Sancta Maria dela sanitate de Tirano se la sua filiola resuscitasse, aut se l'era viva guarisse, de visitare questo sanctissimo loco et donarge una bestia, zoè uno manzolo.
Et facta che la ebe la sua oratione et voto la predicta putina levò impede sana et salva senza alcuno nocumento, per li meriti dela gloriosa Vergine Maria la quale sie sempre laudata et glorificata. Amen
."

 

AMBIENTE

 

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I PROVERBI SONO IN GRAN PARTE TRATTI DAI SEGUENTI TESTI:

Gaggi, Silvio, "Il volgar eloquio - dialetto malenco", Tipografia Bettini, Sondrio, 2011
Laura Valsecchi Pontiggia, “Proverbi di Valtellina e Valchiavenna”, Bissoni editore, Sondrio, 1969
Gabriele Antonioli, Remo Bracchi, "Dizionario etimologico grosino" (Sondrio, 1995, edito a cura della Biblioteca comunale di Grosio)
Dott. Omero Franceschi, prof.ssa Giuseppina Lombardini, "Costumi e proverbi valtellinesi", Ristampa per l'Archivio del Centro di Studi Alpini di Isolaccia Valdidentro, 2002
AA.VV. "A Cà Nossa ai le cünta inscì", a cura della Biblioteca Comunale di Montagna in Valtellina, Piccolo Vocabolario del dialetto di Montagna con detti, proverbi, filastrocche e preghiere di una volta (1993-1996)
Glicerio Longa, "Usi e Costumi del Bormiese”, ed. "Magnifica Terra", Sondrio, Soc. Tipo-litografica Valtellinese
"Parla 'me ta mànget - detti, proverbi e curiosità della tradizione comasca, lecchese e valtellinese", edito da La Provincia, 2003
Pier Antonio Castellani, “Cento proverbi, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 1996
Pier Antonio Castellani, “Cento nuovi proverbi, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 1999
Pier Antonio Castellani, “Cento altri, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 2000
Pier Antonio Castellani, "Detti e citazioni della Valdidentro", I Libri del Cervo, Sondrio, 2000
Luigi Godenzi e don Reto Crameri, "Proverbi, modi di dire, filastrocche raccolti a Poschiavo, in particolare nelle sue frazioni", con la collaborazione di alcune classi delle Scuole di Avviamento Pratico, Tip. Menghini, Poschiavo (CH), 1987
Lina Lombardini Rini, "Favole e racconti in dialetto di Valtellina", Edizioni Sandron, Palermo-Roma, 1926
Cici Bonazzi, “Detti, proverbi, filastrocche, modi di dire in dialetto tiranese”, ed. Museo Etnografico Tiranese, Tirano, 2000
Luisa Moraschinelli, "Dizionario del dialetto di Aprica", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2010
Tarcisio Della Ferrera, Leonardo Della Ferrera (a cura di), "Vocabolario dialettale di Chiuro e Castionetto", Comune di Chiuro ed IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2008 (cfr. anche www.dialettochiuro.org)
Giovanni Giorgetta, Stefano Ghiggi (con profilo del dialetto di Remo Bracchi), "Vocabolario del Dialetto di Villa di Chiavenna", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2010
Luigi Berti, Elisa Branchi (con contributo di Remo Bracchi), "Dizionario tellino", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2003
Sergio Scuffi (a cura di), "Nü’n cuštümàva – Vocabolario dialettale di Samolaco", edito nel 2005 dall’Associazione Culturale Biblioteca di Samolaco e dall’Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca. Giacomo Maurizio, "La Val Bargaia", II parte, in "Clavenna" (Bollettino della Società Storica Valchiavennasca), 1970 Gabriele Antonioli e Remo Bracchi, "Dizionario etimologico grosino", Sondrio, 1995, edito a cura della Biblioteca Comunale di Grosio.
Silvana Foppoli Carnevali, Dario Cossi ed altri, “Lingua e cultura del comune di Sondalo” (edito a cura della Biblioteca Comunale di Sondalo)
Serafino Vaninetti, "Sacco - Storia e origini dei personaggi e loro vicissitudini degli usi e costumi nell'Evo", Edizioni Museo Vanseraf Mulino del Dosso, Valgerola, 2003
Sito www.fraciscio.it, dedicato a Fraciscio
Sito www.prolocodipedesina.it, dedicato a Pedesina
Massara, Giuseppe Filippo, "Prodromo della flora valtellinese", Sondrio, Della Cagnoletta, 1834 (ristampa anastatica Arnaldo Forni Editore)
Massara, Giuseppe Filippo, "Prodromo della flora valtellinese", Sondrio, Della Cagnoletta, 1834 (ristampa anastatica Arnaldo Forni Editore)


Utilissima anche la consultazione di Massimiliano Gianotti, "Proverbi dialettali di Valtellina e Valchiavenna", Sondrio, 2001

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PRINCIPALI TESTI CONSULTATI:

Laura Valsecchi Pontiggia, “Proverbi di Valtellina e Valchiavenna”, Bissoni editore, Sondrio, 1969
Gabriele Antonioli, Remo Bracchi, "Dizionario etimologico grosino" (Sondrio, 1995, edito a cura della Biblioteca comunale di Grosio)
Dott. Omero Franceschi, prof.ssa Giuseppina Lombardini, "Costumi e proverbi valtellinesi", Ristampa per l'Archivio del Centro di Studi Alpini di Isolaccia Valdidentro, 2002
Tullio Urangia Tazzoli, "La contea di Bormio – Vol. III – Le tradizioni popolari”, Anonima Bolis Bergamo, 1935;
AA.VV. "A Cà Nossa ai le cünta inscì", a cura della Biblioteca Comunale di Montagna in Valtellina, Piccolo Vocabolario del dialetto di Montagna con detti, proverbi, filastrocche e preghiere di una volta (1993-1996);
Giuseppina Lombardini, “Leggende e tradizioni valtellinesi”, Sondrio, ed. Mevio Washington, 1925;
Lina Rini Lombardini, “In Valtellina - Colori di leggende e tradizioni”, Sondrio, Ramponi, 1950;
Glicerio Longa, "Usi e Costumi del Bormiese”, ed. "Magnifica Terra", Sondrio, Soc. Tipo-litografica Valtellinese 1912, ristampa integrale nel 1967 a Bormio e II ristampa nel 1998 a Bormio a cura di Alpinia Editrice;
Glicerio Longa, "Vocabolario Bormino”, Perugia, Unione Tipografica Cooperativa, 1913;
Marcello Canclini “Raccolta di tradizioni popolari di Bormio, Valdisotto, Valfurva, Valdidentro e Livigno – Il ciclo della vita – La nascita e l'infanzia” (Centro Studi Storici Alta Valtellina, 2000);
Marcello Canclini “Raccolta di tradizioni popolari di Bormio, Valdisotto, Valfurva, Valdidentro e Livigno – Il ciclo della vita – Fidanzamento e matrimonio” (Centro Studi Storici Alta Valtellina, 2004);
Luigi De Bernardi, "Almanacco valtellinese e valchiavennasco", II, Sondrio, 1991;
Giuseppe Napoleone Besta, "Bozzetti Valtellinesi", Bonazzi, Tirano, 1878;
Ercole Bassi, “La Valtellina (Provincia di Sondrio) ”, Milano, Tipografia degli Operai, 1890;
"Ardenno- Strade e contrade", a cura della cooperativa "L'Involt" di Sondrio;
"Castione - Un paese di Valtellina", edito a cura della Biblioteca Comunale di Castione, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario di Sondrio;
don Domenico Songini, “Storie di Traona – terra buona”, vol. II, Bettini Sondrio, 2004;
don Domenico Songini, “Storia e... storie di Traona – terra buona”, vol. I, Bettini Sondrio, 2001;
Scuola primaria di Sirta: calendari 1986 e 1991 (a cura dell'insegnante Liberale Libera);
Luisa Moraschinelli, “Uita d'Abriga cüntada an dal so dialet (agn '40)”;
Giovanni Bianchini e Remo Bracchi, "“Dizionario etimologico dei dialetti della Val di Tartano”, Fondazione Pro Valtellina, IDEVV, 2003;
Rosa Gusmeroli, "Le mie care Selve";
Cirillo Ruffoni, "Ai confini del cielo - la mia infanzia a Gerola", Tipografia Bettini, Sondrio, 2003;
Cirillo Ruffoni, "Chi va e chi resta - Romanzo storico ambientato in bassa Valtellina nel secolo XV", Tipografia Bettini, Sondrio, 2000;
Cirillo Ruffoni, "In nomine Domini - Vita e memorie di un comune della Valtellina nel Trecento", Tipografia Bettini, Sondrio, 1998;
Mario Songini (Diga), "La Val Masino e la sua gente - storia, cronaca e altro", Comune di Val Masino, 2006;
Tarcisio Della Ferrera, "Una volta", Edizione Pro-Loco Comune di Chiuro, 1982;
"Parla 'me ta mànget - detti, proverbi e curiosità della tradizione comasca, lecchese e valtellinese", edito da La Provincia, 2003;
Massimiliano Gianotti, "Proverbi dialettali di Valtellina e Valchiavenna", Sondrio, 2001;
Associazione Archivio della Memoria di Ponte in Valtellina, "La memoria della cura, la cura della memoria", Alpinia editrice, 2007;
Luisa Moraschinelli, "Come si viveva nei paesi di Valtellina negli anni '40 - l'Aprica", Alpinia editrice, 2000;
Aurelio Benetti, Dario Benetti, Angelo Dell'Oca, Diego Zoia, "Uomini delle Alpi - Contadini e pastori in Valtellina", Jaca Book, 1982;
Patrizio Del Nero, “Albaredo e la via di San Marco – Storia di una comunità alpina”, Editour, 2001;
Amleto Del Giorgio, "Samolaco ieri e oggi", Chiavenna, 1965;
Ines Busnarda Luzzi, "Case di sassi", II, L'officina del Libro, Sondrio, 1994;
aa.vv. “Mondo popolare in Lombardia – Sondrio e il suo territorio” (Silvana editoriale, 1995) Pierantonio Castellani, “Cento proverbi, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 1996 Pierantonio Castellani, “Cento nuovi proverbi, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 1999 Pierantonio Castellani, “Cento altri, detti e citazioni di Livigno” I Libri del Cervo, Sondrio, 2000
Cici Bonazzi, “Detti, proverbi, filastrocche, modi di dire in dialetto tiranese”, ed. Museo Etnografico Tiranese, Tirano, 2000
Luisa Moraschinelli, "Dizionario del dialetto di Aprica", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2010
Tarcisio Della Ferrera, Leonardo Della Ferrera (a cura di), "Vocabolario dialettale di Chiuro e Castionetto", Comune di Chiuro ed IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2008 (cfr. anche www.dialettochiuro.org)
Giovanni Giorgetta, Stefano Ghiggi (con profilo del dialetto di Remo Bracchi), "Vocabolario del Dialetto di Villa di Chiavenna", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2010
Luigi Berti, Elisa Branchi (con contributo di Remo Bracchi), "Dizionario tellino", IDEVV (Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca"), Sondrio, 2003
Pietro Ligari, “Ragionamenti d’agricoltura” (1752), Banca Popolare di Sondrio, Sondrio, 1988
Saveria Masa, “Libro dei miracoli della Madonna di Tirano”, edito a cura dell’Associazione Amici del Santuario della Beata Vergine di Tirano” (Società Storica Valtellinese, Sondrio, 2004)
Sergio Scuffi (a cura di), "Nü’n cuštümàva – Vocabolario dialettale di Samolaco", edito nel 2005 dall’Associazione Culturale Biblioteca di Samolaco e dall’Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca. Giacomo Maurizio, "La Val Bargaia", II parte, in "Clavenna" (Bollettino della Società Storica Valchiavennasca), 1970 Gabriele Antonioli e Remo Bracchi, "Dizionario etimologico grosino", Sondrio, 1995, edito a cura della Biblioteca Comunale di Grosio.
Silvana Foppoli Carnevali, Dario Cossi ed altri, “Lingua e cultura del comune di Sondalo” (edito a cura della Biblioteca Comunale di Sondalo)
Serafino Vaninetti, "Sacco - Storia e origini dei personaggi e loro vicissitudini degli usi e costumi nell'Evo", Edizioni Museo Vanseraf Mulino del Dosso, Valgerola, 2003
Sito www.fraciscio.it, dedicato a Fraciscio
Sito www.prolocodipedesina.it, dedicato a Pedesina
Massara, Giuseppe Filippo, "Prodromo della flora valtellinese", Sondrio, Della Cagnoletta, 1834 (ristampa anastatica Arnaldo Forni Editore)
Galli Valerio, Bruno, "Materiali per la fauna dei vertebrati valtellinesi", Sondrio, stab. tipografico "Quadrio", 1890

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