Punti di partenza ed arrivo
Tempo necessario
Dislivello in altezza
in m.
Difficoltà (T=turistica, E=escursionistica, EE=per escursionisti esperti)
Castello Balbiani a Chiavenna-Crotti di Poiatengo-Crotti di Prosto-Chiesa della B.V. Assunta a Prosto-Sentiero B8-Sasso Dragone-Prato Grande-Pratogiano-Castello Bambiani
1h e 45 min.
180
T

Draghi in Val Bregaglia? Di recente, nessuna segnalazione. Ma in passato...
Sentite quanto scrive Aurelio Garobbio, nel volumetto "Montagne e valli incantate" (Cappelli Editore, Rocca S. Casciano, 1963, pp. 141-142).
La via del Maloggia era infestata da un drago. Né di giorno né di notte percorrendola si era sicuri. Veniva in volo dalla Bondasca o dalla foresta di Cavloccio, oppure dal giogo del Settimo, o da chissà dove; scendeva veloce sputando fuoco ed appestando l'aria ed in un baleno divorava un intero gregge di pecore, una mandria di mucche, ed anche gli uomini se vedendolo calare non cercavano scampo sotto degli alberi o dentro le caverne fra i massi accatastati.
Contro quella calamità non esisteva rimedio: un coraggioso cavaliere di Chiavenna gli mosse incontro con la lancia e la bestiaccia in un sol boccone trangugiò l'uomo e l'armatura, la lancia ed il cavallo.
Poi morì: non per il rimorso, s'intende. Fu la gola a tradirlo. Saliva da Castelmuro diretto all'Engadina un carro carico di sale dell'Adriatico. Lo tiravano due muli ed un asino; lo guidava un cavallante di Promontogno che sapeva il fatto suo, e se con la voce incitava le bestie, con gli occhi scrutava il cielo sorvegliando se il drago apparisse e camminando con la testa in aria incespicava sovente ma non osava bestemmiare. Eccolo: descrive un ampio giro e l'aria geme; a gambe levate il carrettiere si butta nel bosco e si infila sotto un mucchio di fascine, senza fiatare. L'orribile mostro cala sulla strada con le fauci spalancate, inghiotte carro ed animali e via verso il Maloggia. Senonché quel sale dentro lo stomaco cominciò a dargli una sete incontenibile. Svuotò il lago di Cavloccio e non riuscì ad estinguerla. Soffiò ed incenerì il bosco di Casaccia. Scese dentro il letto del Mera e bevve tanta e tanta acqua sempre crescendo l'arsura, si gonfiò come una montagna ed infine scoppiò. Certi tronchi bianchi che si trovano dove non c'è bosco, non sono avanzi di antichi larici abbattuti dai fulmini o sradicati dalle tempeste: coste di drago sono. Ne disseminò per tutta la Bregaglia.”


Il Sasso Dragone o Sasso del Drago

Un'eco dell'antichissima presenza di draghi allo sbocco della Val Bregaglia si trova anche nella toponomastica. A lato della strada che da Villa di Chiavenna procede verso il confine italo-svizzero si trova un grande roccione cavo, chiamato Sasso del Drago. Ma anche l'enorme roccione rossastro che si vede a monte di Chiavenna, là dove è stato istituito il Parco delle Marmitte dei Giganti, è denominato "Sasso Dragone".
Una bella passegguata fra Chiavenna e Piuro ci consente un incontro ravvicinato con questo muto testimone di paure antiche ed arcane.


Chiesa della B. V. Assunta a Prosto

Per farlo raggiungiamo Chiavenna, portiamoci alla seconda rotonda e qui prendiamo a destra, per il passo del Maloja. Prima di uscire da Chiavenna però prendiamo a destra, imboccando la strada che scavalca con un ponte il fiume Mera e si porta nella zona del Castello Balbiani (m. 333). Qui parcheggiamo e ci incamminiamo sulla strada a senso unico (semaforo). Superata una strettoia, proseguiamo per un centinaio di metri fino al cancello di una fabbica dismessa. Percorriamo la stradina che va a destra e porta al piazzale dei Crotti di Poiatengo. Sul limite opposto dello spiazzo inizia il sentiero B8 che sale con qualche svolta ad un prato e passa accanto ad una stalla. Ad un bivio cominciamo a scendere, passando sotto un roccione strapiombante. La successiva graduale discesa ci porta ai Crotti di Prosto, dove mbocchiamo una stradina che segue la riva del fiume Mera e termina alla bella chiesa della B. V. Assunta di Prosto, fondata nel 1605, una delle più importante espressioni del Barocco in Valchiavenna. Prima di giungere alla chiesa passiamo accanto all'elegante porticato dell'Ospitaletto, edificato a partire dal 1684 per sostituire il precedente sepolto dalla tristemente nota frana di Piuro. Ci portiamo alla piazzetta sul lato opposto della chiesa, dove parte una larga mulattiera scalinata (sentiero B8), che dopo un tornante dx porta ad una grotta con la statua della Madonna, ottimo belvedere su Piuro.


Colpo d'occhio su Prosto dal sentiero B8

Lasciamo a destra la piazzola con la grotta e proseguiamo sulla mulattiera che sale in una selva, seguendo il solco della Val Cavri e superando il piccolo corso d'acqua della valle su un ponticello in pietra. Siamo nella Riserva Naturale delle Marmitte dei Giganti e passiamo a lato di alcuni roccioni con incavi tondi levigati, contornati da alcuni pini silvestri. Giunti ad un bivio segnalato da cartelli, seguiamo la direzione del sentiero B8, che scende in 10 minuti a Prato Grande ed in 20 a Chiavenna. Dopo un breve tratto, passiamo accanto ad un pannello della Riserva Naturale delle Marmitte dei Giganti e ci ritroviamo a sinistra del grande sperone di roccia rossastra che non tardiamo a riconoscere come il Sasso Dragone (m. 522). Ed in effetti, sia stato pietrificazione di drago o covo di drago, questo sasso incute un timore ed insieme un fascino non facile da descrivere.


Colpo d'occhio su Prosto dal sentiero B8

Siamo al Passo Capiola e, sempre seguendo i segnavia bianco-rossi, cominciamo a scendere nel solco della breve Val Capiola, compresa fra il Sasso Dragone, alla nostra destra, ed il versate montuoso della bassa Bregaglia alla nostra sinistra. Davanti a noi vediamo la strada che sale con diversi tornanti a Pianazzola e, sul fondo, il monte Mater che sovrasta l'alpe Calones sopra Mese. Dopo una breve discesa usciamo alla parte alta di Prato Grande.
La successiva discesa ci porta ad una stradina che segue il muro di cinta del imitero. Usciamo così al viale antistante il cimitero dal quale in breve torniamo al parcheggio presso il Castello Balbiani.


Colpo d'occhio su Pianazzola dal Sasso Dragone

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